Amitav GHOSH, "Il paese delle maree", Milano: Neri Pozza, 2005
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Storia della Tecnologia
Riflessioni su "Il paese delle maree" di Amitav Ghosh
martedì 1 luglio 2014
Abecedario
ARGINI
BINOCOLO
CHEROSENE
DĀ (MACHETE)
ECOSCANDAGLIO
FERROVIA
GPS
HOREN
IRRAWADDY
LANCIA
MONITOR
NILIMA
OSPEDALE
PROFONDIMETRO
QUADERNO
REMO
SARI
TRENO
UFFICIO
VALIGIA
Z -
domenica 1 giugno 2014
La "cintura di Piya"
“Agganciata
in vita portava una cintura da scalatore che aveva adattato in modo che i ganci
servissero per appenderci un portablocco e altri strumenti. Il primo e più
importante era il piccolo monitor che registrava la sua posizione grazie al
Global Positioning Sistem. Quando era “sotto sforzo”, concentrata nella ricerca
dei delfini, quell’ apparecchio memorizzava i suoi spostamenti a ogni metro e
ogni secondo.[…]
Oltre al monitor GPS aveva un telemetro e un profondimetro, così chiamato perché immergendo in acqua il sensore è in grado di fornire la misurazione esatta della profondità.” (La barca – pagina 88)
Il binocolo
Il profondimetro
Oltre al monitor GPS aveva un telemetro e un profondimetro, così chiamato perché immergendo in acqua il sensore è in grado di fornire la misurazione esatta della profondità.” (La barca – pagina 88)
Molti degli
elementi tecnologici che incontriamo nel libro sono strumenti e mezzi
utilizzati da Piya nel suo lavoro e nei suoi viaggi sulle acque del paese delle
maree.
Per averli
anche noi a portata di mano, eccoli riuniti in un unico post.Il binocolo
Il profondimetro
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giovedì 29 maggio 2014
Il generatore e la luce elettrica
“Ognuna delle
luci che fiancheggiavano l’ingresso dell’ ospedale sembrava avvolta in un
mobile alone ronzante. Quando il ciclofurgone ci passò davanti, Kanai capì che
era l’effetto di nugoli di insetti. E assiepati sotto le lampadine c’erano
gruppetti di scolari con i libri aperti sulle ginocchia.
«Ma è luce elettrica quella?» si stupì Kanai.
«Sì».
«Pensavo che a Lusibari non ci fosse».
«Abbiamo l’elettricità nel centro dell’ ospedale», disse Nilima. «Ma solo per alcune ore al giorno, dal tramonto fin verso le nove».”
Parte 2 https://www.youtube.com/watch?v=R-N9yBT5R9Q
«Ma è luce elettrica quella?» si stupì Kanai.
«Sì».
«Pensavo che a Lusibari non ci fosse».
«Abbiamo l’elettricità nel centro dell’ ospedale», disse Nilima. «Ma solo per alcune ore al giorno, dal tramonto fin verso le nove».”
La luce
elettrica in un posto come il paese delle maree non è nulla di scontato. Non
c’è interesse a portare il benessere in un posto dove la povertà e la natura
selvaggia sono sovrane. È quindi comprensibile che Kanai sia stupito di vedere
dell’ illuminazione elettrica.
Elettricità: http://it.wikipedia.org/wiki/Elettricità
Passaggio a
nord ovest – La lampadina
Parte 1 https://www.youtube.com/watch?v=rMo1TegAbG0Parte 2 https://www.youtube.com/watch?v=R-N9yBT5R9Q
venerdì 23 maggio 2014
Il sari
“Era divisa dalla stiva di
prua da una
murata interna e impermeabilizzata, in modo rozzo ma efficace, con un’ incerata blu. Conteneva una piccola e ordinata riserva di indumenti asciutti, utensili da cucina cibo e acqua. Fokir ci frugò dentro e ne estrasse un pezzo di stoffa ripiegato. Quando lo aprì, Piya vide che era un modestro sari di tessuto stampato.” (La barca – pagina 86)
murata interna e impermeabilizzata, in modo rozzo ma efficace, con un’ incerata blu. Conteneva una piccola e ordinata riserva di indumenti asciutti, utensili da cucina cibo e acqua. Fokir ci frugò dentro e ne estrasse un pezzo di stoffa ripiegato. Quando lo aprì, Piya vide che era un modestro sari di tessuto stampato.” (La barca – pagina 86)
Il sari è il tipico vestito
indiano femminile, uno dei più longevi capi d’abbigliamento la cui tradizione
risale al periodo del primo secolo a.C..
I veri sari sono prodotti
ancora artigianalmente e con coloranti naturali. Vengono usate diverse varietà
di seta, da quelle più rigide per i capi solenni, a quelle più lucide e così
via.
Per capi meno elaborati
vengono anche usati il cotone e la viscosa.
Nella foto che segue si può notare il dettaglio di un telaio con funzionamento indentico a quello Jacquard a schede di cartone
perforate, impiegato proprio nella produzione del sari.
In questo reportage si
posono vedere le varie fasi di produzione dei sari: http://foto.panorama.it/foto-belle/sari-india-reportage
Telaio Jacquard : http://it.wikipedia.org/wiki/Telaio_Jacquard
domenica 18 maggio 2014
Il ciclofurgone
“Il veicolo su cui
viaggiavano era una novità per Kanai, sull’ isola non ce n’erano all’ epoca
della sua ultima visita. Era un ciclofurgone, un carretto a pedali con un
pianale quadrato montato dietro il sellino del guidatore. Il pianale serviva
per trasportare sia bagagli e animali sia passeggeri, che si accovacciavano a
gambe incrociate o sedevano con i piedi penzoloni.” (Il Badabon Trust – pagina
71,72)
Il ciclofurgone non è che
una sorta di triciclo, un veicolo a pedali che permette, grazie ad un cassone
che può stare di fronte o dietro al guidatore, di portare bagagli o in modo un
po’ spartano, come in questo caso, dei passeggeri; un adattamento della
bicicletta a quello che può essere un “cargo” alla buona per piccoli carichi.
Video: la storia della
bicicletta https://www.youtube.com/watch?v=JpuoetU_JWg
Il ciclofurgone: http://www.treccani.it/vocabolario/ciclofurgone/
Il profondimetro
“Riprese la sua posizione a
prua preparandosi a procedere alla mappatura. Con il monitor in mano indicò a
Fokir il punto da cui cominciare. Poi, mentre Tutul immergeva in acqua il primo
peso, lei immerse il profondimetro e premette il pulsante.”
“Pochi altri bordi bastarono
a confermare l’ipotesi di Piya che i delfini fossero riuniti in una pozza il
profondimetro dimostrava che in quel punto il letto del fiume aveva una
profondità variabile tra i cinque e gli otto metri, più che sufficienti per
dare ospitalità ai delfini quando il livello dell’ acqua si abbassava.”
(Granchi – pagina 165,166)
Il profondimetro nasce come
adattamento del manometro, uno strumento capace di misurare la pressione dei
fluidi. Da come Piya utilizza lo strumento – ovvero immergendo il sensore poco
sotto la superficie – capiamo che si tratta di un particolare tipo di
profondimetro, che funziona come un ecoscandaglio. Infatti per sapere la
profondità, senza mandare lo strumento al fondo e calcolare la pressione del liquido
sovrastante, l’unico modo è quello del Sonar: lo strumento invia un segnale che
arriva al fondale e torna indietro, permettendo di calcolare la
profondità del tratto di fiume.
Ecoscandaglio: http://it.wikipedia.org/wiki/Ecoscandaglio
Profondimetro: http://it.wikipedia.org/wiki/Profondimetro
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